Il Campionato europeo 3D Hdh-Iaa, svoltosi fra il 10 e 16 agosto a Spišské Vlachy in Slovacchia, ha portato molte soddisfazioni alla squadra nazionale Fidasc: i nostri 16 arcieri hanno riportato in patria ben 6 ori, 5 argenti e 2 bronzi,a  cui si aggiungono 2 ori e 1 argento dei tesserati Fidasc extra nazionale. Un bel bottino, che evidenzia la qualità degli atleti che si sono qualificati nelle gare di Coppa Italia e risultati vittoriosi nella gara di Selezione, guadagnandosi quindi solo sui campi di gara il posto in nazionale. Le attese e le previsioni dello staff che accompagnava la formazione sono state rispettate ed addirittura superate, perché vedere a podio 13 dei 16 atleti è stata fonte di massima soddisfazione. L’avventura sportiva in Slovacchia è iniziata lunedì 11 agosto, con ritrovo e partenza dall’aeroporto di Bologna; entusiasmo a mille nel ritrovarsi dopo il raduno di metà luglio, che già aveva permesso di creare il giusto spirito di squadra e pertanto tutte le premesse per affrontare una trasferta internazionale uniti e compatti. Viaggio tranquillo con arrivo ai campi gara verso le 16:00 per l’accreditamento e il controllo materiali. Ben predisposta la location del campo base, attrezzata ed adeguatamente organizzata con tutti i servizi generali necessari per un evento internazionale e perciò apprezzata da tutti i 597 arcieri iscritti alla competizione. Ore 18:00 sfilata di tutte le nazioni per le vie di Spisske Vlaky verso la zona di cerimonia di inaugurazione dei Campionati europei 2025: molto pittoresca, all’insegna delle tradizioni del Paese ospitante: applausi e sventolio di bandiere hanno accompagnato tutta la parte ufficiale presenziata dal sindaco della città e da altre autorità locali. Dopo un brindisi di benvenuto, tutti in albergo per una sospirata sistemazione e riposo dopo una giornata intensa e stancante, cena in un ristorante tipico nelle vicinanze dell’albergo, giusto per assaporare le specialità tipiche, locale che è diventato punto di riferimento anche nelle serate seguenti. Lo scaglionamento delle partenze previsto per la prima gara ha obbligato alcuni degli arcieri a presentarsi al campo prima delle 8:00, orario improcrastinabile di partenza, per riuscire a fare un minimo di riscaldamento al pratical. Altri arcieri invece, con maggiore calma visti gli orari di partenza a metà e fine mattinata, si sono potuti alzare con più comodo e praticare un riscaldamento meno frettoloso. Presenti 3 campi di gara da 28 piazzole da 1 freccia a piazzola, come da regolamento internazionale ben conosciuto da tutta la compagine azzurra: a rotazione tutti gli arcieri hanno affrontato un campo gara diverso, in base alle scelte comunicate dall’organizzazione sempre in orario serale avanzato. Nonostante alcuni piccoli disagi, dovuti a fattori esterni, la maggior parte dei nostri arcieri si è distinta sin dalla prima giornata, posizionandosi nelle prime posizioni di classifica: le temperature elevate, l’assenza di nuvole e la scarsità di piazzole all’ombra dei boschi ha certamente condizionato le prestazioni di tutti i concorrenti, per cui risultano ancor più apprezzabili le performance ottenute.

Nella seconda giornata le condizioni climatiche e territoriali non si sono modificate, per cui si applaude ancora alla capacità di far fronte agli sforzi fisici dei nostri atleti, che hanno comunque ben performato anche il mercoledì. Le classifiche provvisorie hanno infatti evidenziato una crescita dei livelli di piazzamento dei nostri arcieri, sempre più galvanizzati e motivati dallo staff tecnico. Il terzo giorno ha restituito un quadro di prestazioni di eccellenza da parte di tutti i componenti la nazionale, alcuni dei quali hanno potuto già mettere in sicurezza la spettante medaglia. Sicuramente la tensione di ognuno di loro si poteva tagliare col coltello, ma ciò che alla fine è risultato importante e sostanziale sono stati i sorrisi di chi rientrava dal proprio campo di gara, soddisfatto della propria prestazione. Con molti ringraziamenti allo staff tecnico, il ct Leonardo Mazzaferri, supportato da Novelli, hanno saputo ben interpretare il ruolo di sostegno mentale e tecnico trasmettendolo a tutti i nostri portacolori, ovviamente anche agli atleti extra nazionale. Nonostante la consapevolezza per molti di loro che sarebbero stati chiamati alla fase finale (6 frecce + 1 di eventuale spareggio) del sabato mattina in un altro campo di tiro e sotto gli occhi di centinaia di tifosi, la serenità e sicurezza trasmesse ad ognuno hanno placato molte ansie e dubbi. Il venerdì è stato dedicato alla gara a squadre, a cui hanno partecipato 5 team italiani da 4 partecipanti ciascuno, formati da arcieri della nazionale ed anche extra nazionale: per motivi tecnici una squadra iscritta non ha potuto partecipare con 4 componenti a causa di una indisposizione fisica di una arciera. Non c’erano velleità di conquista di alcunché in questa particolare competizione, considerata la composizione particolare delle squadre di altre nazioni con categorie non presenti in Fidasc (ad esempio: balestre), ma è stata una buona occasione per mantenere alta la concentrazione, impegnare ma anche far divertire gli arcieri nelle 14 piazzole a loro disposizione, anche se con 2 squadre è stato sfiorato l’accesso alle finali. Le gare a squadre si sono concluse molto presto, tanto da permettere un veloce rientro in albergo ed un meritato lungo riposo pomeridiano agli arcieri. Seguito dal trasferimento in serata in uno dei paesi vicini, tipico e caratteristico, per terminare la serata in allegria con una tradizionale cena slovacca. Sabato è stata la giornata dedicata alle finali individuali dei primi 6 classificati per ogni classe e categoria, impegnati a consolidare o migliorare le proprie posizioni di classifica. La disputa si è tenuta in un altro paese, a Spišské Podhradie, in una location sicuramente accattivante, ai piedi di un castello che ha affascinato con la sua presenza arcieri in competizione e spettatori. La tifoseria italiana sugli spalti si è fatta vedere e sentire con bandiere, striscioni e applausi, portando un forte sostegno ai nostri arcieri in gara. Tutti coloro che hanno partecipato alle finali hanno riconfermato i loro piazzamenti nelle gare di qualifica, mentre chi era nelle posizioni immediatamente fuori dal podio ha ben figurato, ma solo per poco non è riuscito a recuperare sugli avversari. Alle 17:00 si sono svolte le premiazioni, precedute da una animazione tradizionale locale e dai discorsi di circostanza dei sindaci dei 2 comuni interessati alla manifestazione, dell’organizzatore generale e del presidente Hdh-Iaa Sebastian Vanky. Le premiazioni dei nostri arcieri sono state accompagnate ovviamente da un grande tifo e sventolio di bandiere tricolori, sia sul podio che ai suoi piedi. Tutta la cerimonia delle premiazioni è stata trasmessa in streaming sul canale social dedicato alla disciplina di tiro con l’arco, a cura del nostro staff tecnico che si è anche assicurato di dotare ogni premiato del vessillo italiano da esporre sul palco (la galleria fotografica qui riportata documenta ampiamente la trasferta in Slovacchia – Ndr). Domenica il tranquillo rientro a Bologna e poi ognuno verso la propria abitazione, soddisfatto e conscio di aver preso parte ad un evento di alto livello: lo spirito di squadra terrà banco sicuramente per ancora molto tempo, ricordando questa settimana e gli amici con cui la si è condivisa. Sarà certo un ricordo indelebile, soprattutto per coloro che sono andati a podio e si vedranno assegnare dal Coni la benemerenza sportiva durante una cerimonia che si terrà nel 2027 nelle varie sedi regionali. Un appuntamento che, da solo, compensa tutti gli sforzi, le fatiche, le aspettative, le piccole delusioni maturate in quest’anno di preparazione.
È doverosa una menzione particolare a Massimiliano Pagliai, nostro rappresentante nella Commissione tecnica Hdh-Iaa, che si è prodigato per supportare principalmente lo staff, ma anche i singoli atleti quando necessario, nei rapporti con i referenti internazionali, in primis con il presidente. Vanky, con i giudici e gli organizzatori. 
La Commissione nazionale, attraverso il proprio coordinatore Luigi Daneluzzo, vuole ancora una volta ringraziare pubblicamente, dopo averlo fatto singolarmente, il commissario tecnico ed il suo aiuto tecnico, tutti gli atleti della rappresentativa nazionale e tutti gli arcieri Fidasc extra nazionale che hanno contribuito ad ottenere i magnifici risultati che sono andati ad arricchire il medagliere azzurro.

pdf Le medaglie azzurre

 

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