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Addio a Giancarlo Comastri
La Fidasc piange la scomparsa di Giancarlo Comastri
Dopo una lunga malattia, il Sen. Giancarlo Comastri, una delle figure più importanti della sanità umbra, della politica italiana e del mondo sportivo si è spento lasciando un gran vuoto fra tutti coloro che lo hanno avuto come medico, come amministratore, come compagno di caccia e infine come dirigente sportivo.
Nato a Perugia nel 1939, dopo essersi laureato in Medicina, Comastri si era specializzato in Igiene e medicina preventiva, ricoprendo oltre che l’incarico di primario del Laboratorio analisi dell’ospedale di Spoleto, e di direttore sanitario e commissario straordinario della Asl 3, anche la cattedra di Scienze farmaceutiche e biochimica applicata alla Scuola di specializzazione dell’Università di Perugia.
Insieme all’attività di medico, Giancarlo Comastri ha portato avanti anche una intensa attività politica all’interno del Partito comunista italiano, prima, e del Pdci poi, sedendo a Palazzo Madama (IX Legislatura) dal 23 marzo 1984 al 1 luglio 1987.
Una volta abbandonata la lunga e prestigiosissima carriera medica e la breve esperienza senatoriale, Giancarlo Comastri si è dedicato anima e corpo alle altre sue grandi passioni, la caccia e lo sport.
In particolare, con grande esperienza e dedizione, è stato uno dei principali artefici della grande rifondazione del Percorso di Caccia Itinerante, una specialità tiravolistica che era caduta quasi nel dimenticatoio e che, una volta passata alla Fidasc, raggiunse in pochi anni i più alti livelli mondiali con un invidiabile palmares di medaglie.
Giancarlo Comastri, che ha ricoperto la carica di Coordinatore nazionale della specialità, è stato anche coautore del primo e unico manuale tecnico dedicato allo sporting pubblicato in Italia.
Ricordandone con gratitudine l’operato di dirigente sportivo, il presidente della Fidasc Felice Buglione, a nome di tutto il Consiglio, dei dirigenti, dei tecnici, degli ufficiali di gara, degli atleti e di tutto il personale federale, si stringe con commosso affetto alla famiglia di Giancarlo Comastri, alla moglie Laura ed ai figli Elisabetta e Andrea e ai suoi amati nipotini.
Roma 11 febbraio 2019
L’UFFICIO STAMPA