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Descrizione Sleddog
Lo sleddog (contrazione inglese fra le due parole sled e dog = cane da slitta) è la disciplina da cui storicamente traggono origine tutte le altre che utilizzano cani al traino.
Come è accaduto per quasi tutte le discipline sportive, anche questa è nata da una normale attività umana; nel caso specifico, dall’esigenza dei popoli primitivi di effettuare spostamenti, a volte anche molto lunghi, nei territori artici. Più recentemente, è stato utilizzato dai cercatori d'oro del nord America che hanno utilizzato questo sistema per raggiungere mete altrimenti difficili da raggiungere con altri mezzi. Conseguentemente proprio ai cercatori d'oro è dovuto l'utilizzo dello sleddog in competizioni sportive finalizzate alle scommesse.
Attualmente, a differenza di quanto accadeva nel recente passato, lo sleddog è praticato da amanti dei cani e della natura che non utilizzano slitte per necessità ne tantomeno per scommesse ma più semplicemente per godersi i propri cani, la propria libertà e la natura. E per fare sport.
Gare ed escursioni sono alla portata di tutti a patto che ci sia rispetto per il cane ed una preparazione atletica sufficiente.
Lo sleddog è diverso dal prendere i cani e attaccarli alla slitta, consiste nel cercare di dare il meglio al cane affinché lui possa restituire il meglio.
È un connubio perfetto tra uomo e animale che si crea con la conoscenza e l’affetto reciproco e soprattutto con un grande rispetto e amore dell’uomo verso i suoi cani.
Lo sleddog non prevede alcun sistema di coercizione per costringere il cane a correre e trainare, i cani da slitta lo fanno spontaneamente grazie alla loro voglia innata di correre e divertirsi. Accettano comandi esclusivamente dalla voce del conduttore, Musher, con il quale si instaura un rapporto davvero molto intenso e profondo.
Questo sport, nel quale la slitta è un attrezzo fondamentale, può essere praticato con un numero minimo di due cani fino ad un massimo praticamente illimitato.
È però possibile avvicinarsi a questa disciplina pur possedendo un solo cane, con il quale si può esercitare lo skijoring su neve che prevede l'utilizzo di sci da fondo oppure canicross con scooter e bicicletta su terra.
È ovvio che bisogna conoscere la tecnica di conduzione di una slitta – operazione non particolarmente difficile, mentre più complesso sarà avere una muta ben preparata, disciplinata ed ottenere una buona affinità con essa. Imprescindibile è preparare uno o più leader altamente capaci. In questo caso il termine leader deve essere inteso nella sua completezza, ovvero un cane che oltre a conoscere ed eseguire alla perfezione tutti i comandi sia in grado di gestire e dare al team i cambi di marcia.
In Europa e anche in Italia, soprattutto per comprensibili difficoltà legate alla morfologia dei territori, le gare sono di sprint e quindi su pochi, chilometri sia su neve che su terra, ma vengono organizzate anche gare di media e lunga distanza gestite su più tappe.
Tra le competizioni storiche d'oltre oceano possiamo e dobbiamo ricordare la Yukon Quest e l'Iditaroad, in Italia le gare sono perlopiù dislocate fra l'Appennino centrale e l'arco alpino.
Nel 2017 lo sleddog è diventata una disciplina riconosciuta dal Coni con l'inserimento della stessa tra le discipline gestite dalla Fidasc. Le prime società accettate dalla Fidasc sono state: Asd Antartica Associazione Italiana Sleddog e Asd Lucky Sleddog Club South Tyrol ed il primo tecnico federale della disciplina è stato Fabrizio Filoni ma ben presto si svolgeranno dei corso di preparazione per tecnici e soprattutto per Ufficiali di Gara.