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Tiro Combinato da Caccia
Si è da poco alzato il sipario su una nuova affascinante specialità di tiro, che non è una vera e propria disciplina a sé stante, ma più che altro un competizione composita, basata su tre distinte prove: la prima, in Percorso di Caccia Itinerante; la seconda, in una sorta di fossa ma con chiamata e partenza del piattello in posizione sbracciata; e la terza, con carabina su bersagli posti a 100 metri di distanza con quattro diverse posizioni di tiro.
Non a caso, il Presidente Buglione l’ha simpaticamente definita:“Né tiro a volo, né tiro a segno”, riuscendo così a coglierne appieno il carattere del tutto originale e innovativo. Una formula sportiva che coniuga perfettamente lo spirito venatorio costantemente presente nelle discipline sportive federali e che riesce a riunire in un’unica gara tiratori con preparazioni e passioni diverse che, a ben vedere, sono poi quelle tipiche delle varie forme di caccia praticate tradizionalmente alle varie latitudini del nostro Paese.
Delle due specialità con il fucile a canna liscia c'è ben poco da descrivere, in quanto già estremamente familiari ai tiratori di Percorso di Caccia Itinerante. C'è molto da raccontare, invece, a proposito della gara con la carabina che, come accennato, prevede l'utilizzo delle normali armi a canna rigata, dotate di ottiche senza limite di ingrandimento, su bersagli posti a 100 metri. Ma è proprio nei bersagli e nelle modalità di tiro che è possibile individuare le caratteristiche salienti e del tutto particolari di questa specialità, Infatti i tiratori sono impegnati a colpire sagome riproducenti alcuni selvatici: volpe, capriolo, camoscio e cinghiale ad ognuna delle quali si sparerà in posizioni diverse. Alla volpe, il tiratore sparerà stando sdraiato, le braccia a sostegno della parte anteriore della carabina, in appoggio solo sui gomiti.
Per sparare al capriolo, il tiratore sarà in posizione eretta con l'arma appoggiata ad un lato della postazione (un palo infisso saldamente nel terreno e sulla eventuale copertura della postazione. Il tiro sulla sagoma di camoscio sarà effettuato dal tiratore in posizione eretta con l'arma appoggiata ad un bastone (alpenstock). Infine, alla sagoma di cinghiale il tiratore sparerà stando in posizione eretta e senza alcun appoggio.
Rimandando, come di consueto, allo specifico regolamento predisposto dall'apposita Commissione Federale, c'è da aggiungere che proprio per agevolare l'avvicinamento di tanti cacciatori alle competizioni sportive, la Fidasc ha ritenuto di adeguare il regolamento tecnico della disciplina del Tiro di Campagna proprio a questa particolare forma di tiro che, in ambito internazionale, vanta una grande diffusione e può contare su un grande numero di atleti.
Lo scorso anno, il nostro Paese ha avuto l'onore di organizzare la seconda edizione del Campionato Europeo di Tiro Combinato di caccia e la partecipazione di ben 13 nazioni dimostra in maniera eloquente il grande interesse riscosso da questa particolare competizione.