All’edizione numero 8 degli European Field Target Championships (EFTC), in Bulgaria, incorniciati dalla città di Varshets, la rappresentativa azzurra schierava Marco Ferretti, Vincenzo Maccarone, Nicola Babini, Angelo Ribelli, Mirko Vitali e Dario Gusmeroli. Quest’ultimo è stato il “narratore d’eccezione” della trasferta, come testimonia appunto il racconto qui riportato…

Dopo un lungo ed avventuroso periplo di oltre 3500 chilometri, eccoci di nuovo a casa col nostro bagaglio di ricordi. La prima avventura, o meglio disavventura, è avvenuta al confine tra la Croazia e la tanto temuta Serbia, dove le guardie di frontiera hanno preteso che chi aveva le carabine dovesse avere anche il passaporto. Non ci è rimasto allora altro da fare che tornare indietro per girare attorno alla Serbia, attraversando l’Ungheria e la Romania, per poi raggiungere l’agognata Bulgaria. L’Ungheria l’ho trovata ad un livello molto superiore rispetto al 2010, meglio dell’Italia. La Romania ad un livello più che dignitoso, mentre la Bulgaria è purtroppo caratterizzata da una forte urbanizzazione verso i centri più grandi, con abbandono delle zone rurali. L’organizzazione degli Europei di specialità è stata eccellente, molti i Marshall, tutti altamente competenti ed operativi. Il percorso, curato nei minimi dettagli, si poteva grossomodo dividere in tre parti: la prima con tiri molto inclinati verso l’alto - fino a 25°- e in alcuni momenti si presentava con il sole di fronte rendendo molto difficile l’individuazione dei bersagli, un’altra nel bosco con tiri sia in piano che inclinati ed un’altra ancora con target posizionati nel letto del torrente o al di là dello stesso, in una zona più esposta al vento, ma a mio avviso meglio leggibile. Ciliegina sulla torta, l’esibizione di suggestive danze e canti balcanici in costume tradizionale nel corso delle premiazioni. Entrando invece nel merito delle gare, il primo giorno è stato un po’ il prodromo di quelle che sarebbero state le nostre prestazioni finali, con Marco in ottima posizione, seguito da Nicola, Vincenzo, Angelo ed io a pari merito, seguiti da Mirko. Il secondo giorno ho chiuso a pari merito con Marco, seguiti da Nicola e gli altri e il terzo ha replicato il primo, salvo per Mirko, che non era in perfette condizioni fisiche. Da parte mia, le difficoltà maggiori le ho incontrate nei tiri verso l’alto a causa del tempo perso nell’individuare i bersagli per colpa del sole negli occhi, che mi ha costretto a tirare in fretta e furia senza avere il tempo di valutare il vento, mentre l’ultimo giorno, per lo stesso motivo, ho addirittura dovuto rinunciare a due tiri in piedi. Salvo il secondo giorno dove era un po’ più forte e leggibile, il vento era per lo più a folate e molto variabile, solo nella parte sul torrente riuscivo a leggero discretamente, non così nel bosco, che era davvero un terno al lotto. Come squadra ci siamo classificati sesti davanti al Galles, con punteggi molto serrati, ad un punto dagli inglesi quinti, a loro volta ad un solo punto dagli ungheresi, quarti. Rivolgo i complimenti - e li ringrazio per l’impegno profuso - tutti i miei compagni di squadra ed avventura che, al di là dei “freddi” numeri, hanno fatto tutti del loro meglio, profondendo il massimo impegno sportivo. Ferretti è stato premiato con la medaglia dell’ottavo in classifica generale, il sottoscritto con il secondo posto Veteran, Babini si è classificato tredicesimo (al suo esordio all’estero a 3 punti dal decimo, a dimostrazione di come un punto sia importante in manifestazioni di questo livello), a seguire Ribelli, Maccarone e Vitali. In classifica generale ha vinto il redivivo Conor McFlynn, davanti a Josè Redondo (Pepone), vincitore dello spareggio con Dermot Ross e Sergey Zubenko. Complice il Campionato mondiale in Sudafrica, è stata una gara che ha visto la partecipazione dei migliori tiratori europei, così come probabilmente sarà il prossimo anno in Galles, quando il Mondiale si disputerà negli Stati Uniti.

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