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RIFORMA DELLO SPORT – lavoro sportivo

La Riforma dello Sport, introdotta con i decreti legislativi 28 febbraio 2021, nn. 36, 37, 38, 39 e 40, destinataria di alcune integrazioni, ultima il Decreto Legislativo 29 agosto 2023 n.120, cosiddetto correttivo bis, sta trovando attuazione.

Molteplici sono gli argomenti trattati e normati, alcuni dei quali in attesa di ulteriori definizioni da adottarsi con l’emanazione di ulteriori decreti; tra i principali vi è la revisione del lavoro sportivo, e quindi l’individuazione del “lavoratore sportivo”, le tassazioni operate sulle attività dallo steso svolte, la registrazione di compensi riconosciuti ed altro.

A lungo preannunciata la nuova disciplina rappresenta una vera e propria rivoluzione all’interno dei rapporti di lavoro e di collaborazione nel mondo sportivo nazionale, e le associazioni e società sportive dilettantistiche sono anch’esse direttamente interessate dalle novità introdotte.

Dopo attento esame di quanto riportato nelle normative, condotto unitamente allo studio commercialista ed allo studio legale che supportano la Federazione, nelle more di eventuali aggiogamenti che probabilmente interverranno, la FIDASC ha redatto gli atti di seguito consultabili sul già menzionato argomento di più imminente urgenza.

Seguiranno successivi aggiornamenti su altre tematiche e a breve una riunione  con la partecipazione di esperti per meglio illustrare gli adempimenti dovuti e la ratio degli stessi.

In allegato

1. un breve sunto dei punti salienti della riforma con riferimento alle ASD-SSD ed al lavoro sportivo “punti focali della riforma per le ASD-SSD in sintesi”;
2. delle slide che illustrano più nel dettaglio il precedente documento di sintesi “Fidasc riforma lavoro sportivo”;
3. un manuale descrittivo ed illustrativo dei passaggi per la registrazione della Gestione dei lavoratori sportivi attraverso il Registro Nazionale delle Attività Sportive Dilettantistiche “ vademecum lavoratori sportivi” redatto dal Dipartimento per lo Sport della Presidente del Consiglio dei Ministri;
4. “decreto legislativo 36/21 aggiornato”