Si è concluso presso il Centro Federale multidisciplinare di Torre Baccelli, nel Comune di Fara in Sabina (RI) che ha già ospitato autorevoli competizioni mondiali, europee e nazionali, il 3° Campionato Mondiale di Tiro a Palla e 2° Trofeo Bruno Modugno. Una manifestazione che è nata dal nulla o, meglio, dalla fusione di due specialità di tiro su bersagli fissi e mobili, su varie distanze, con diverse posizioni di tiro, sia con armi con canna ad anima liscia, sia con quelle a canna rigata.

All’inizio c’era molto scetticismo su questa competizione, specie per quanto riguarda l’uso delle armi a canna liscia all’esterno dei confini nazionali, invece. Invece, anno dopo anno, anche tiratori del nord Europa come svedesi ed estoni, si sono appassionati a queste armi “mediterranee” o addirittura “maremmane” e che, nonostante i grandi passi compiuti dalle carabine e dalle ottiche, sono ancora molto in voga fra i cacciatori di cinghiali in braccata.

«Esperimento riuscito – ha confermato il presidente Felice Buglione – tanto che, una volta sdoganato dalle sue origini “popolari e nazionali”, il classico Tiro a Palla “asciutta”, potrebbe intraprendere un suo cammino autonomo. Intanto però – ha aggiunto comprensibilmente soddisfatto – questa realtà mondiale sta assumendo una sua identità ben precisa ed una autorevolezza che fa tornare alla mente le origini di un’altra competizione internazionale come la “Coppa del Mediterraneo”, anch’essa nata in sordina e con tante perplessità, e ormai diventata un vero e proprio punto di riferimento per la cinofilia venatoria con i cani da ferma».

Anche il Coni ha testimoniato la vicinanza a queste iniziative internazionali della Fidasc e a portare i saluti del Comitato agli atleti e alle delegazioni estere è stato il presidente del Comitato Regionale Lazio Riccardo Viola, mentre l’amministrazione comunale di Fara in Sabina era autorevolmente rappresentata dalla sindaca Roberta Cuneo.

Come succede sempre in Fidasc, anche questo evento è stato pensato e si è concretizzato grazie all’intraprendenza e alla passione di un gruppetto di appassionati che, su indicazione del Consiglio Federale, hanno costituito un Comitato Internazionale di Tiro sportivo e da Caccia (Rifled Weapons & Smooth Bore Weapons) composto da Cosimo Velella (Coordinatore della Commissione Tiro di Campagna); Francesco Citriniti (Coordinatore della Commissione Tiro alla sagoma del cinghiale con fucili ad anima liscia e a canna rigata) e Federico Cusimano (Coordinatore della Commissione Stampa e Media).

A supportare questo impegno che rende onore all’intero sport nazionale sono intervenuti numerosi sponsor che hanno permesso di costituire un montepremi di assoluto rispetto. Il main sponsor è stata l’azienda Sabatti che ha messo in palio due fucili per i due campioni assoluti. Ma sono intervenuti anche Browning; Winchester; Crispi; Beretta; Fiocchi; Benelli e Franchi.

La spinta propulsiva del Comitato, unita alla determinazione della Fidasc, ha dato origine a questo Campionato in cui Gianluigi Rotondo ha svolto il fondamentale ruolo di Delegato federale che si è avvalso dell’opera della Giuria composta da Francesco Citriniti, Umberto Fronzetti e Federico Cusimano che, a loro volta, hanno coordinato un pool di arbitri internazionali composto da: Valentino Alimonti; Maria Rosaria Antonucci; Claudio Di Napoli; Raffaele Matteo Fontanella; Sandro Fioravanti; Raffaele Lullo; Vincenzo Renda e Vincenzo Sassano.

Il complesso lavoro della segreteria è stato svolto da Mirko Chionna, Antonio Mancuso, Antonio Del Cuore e dall’inossidabile Giancarlo Germani, mentre il referente per le rappresentative estere è stato Saverio Rizzuti. Il servizio audio è stato curato da Patrick Flangella.

Alla due giorni in cui si è articolata la competizione, hanno partecipato 156 tiratori, compresi quelli delle rappresentative nazionali di Albania, Estonia e Svezia, quasi equamente suddivisi fra le due specialità, 83 per la canna liscia e 73 per la rigata.

La gara si è svolta con la massima regolarità secondo un’agenda, apparentemente complessa ma perfettamente organizzata.

Sabato = Canna rigata: sagoma corrente del cinghiale a 50 metri per un totale di 20 colpi;

4 sagome fisse a 100 metri su quattro posizioni di tiro: sagoma capriolo (il tiratore è in posizione eretta con l’arma appoggiata ad un lato del palo fisso n.5 colpi; sagoma volpe seduta (tiratore sdraiato a terra, in appoggio solo sui gomiti. n.5 colpi; sagoma camoscio (tiratore in posizione eretta con l’arma appoggiata ad un lato del bastone “alpenstok” n.5 colpi; sagoma cinghiale (tiratore in posizione eretta senza nessun appoggio (mano libera) n.5 colpi.

Domenica = Canna rigata: 10 colpi alla sagoma di camoscio posta a 200 metri + 10 colpi alla sagoma di cervo posta alla distanza di 300 metri.

Domenica = Canna liscia: 16 colpi complessivi alla sagoma fissa del cinghiale a 50 metri + 16 colpi alla sagoma mobile.

Un totale, quindi, che per i tiratori impegnati nelle due specialità è stato di 92 colpi mentre per la sola specialità del tiro di campagna (canna rigata) i colpi sono stati 60, e 32 per quelli della canna liscia.

L’abbinamento delle due specialità ha infatti determinato due classifiche separate e una per entrambe le specialità. Il Trofeo Bruno Modugno, invece, è stato assegnato al tiratore con il migliore score nel tiro a 4 sagome di cinghiale mobile con la canna liscia e 4 con la canna rigata.

Dulcis in fundo, i primi sei della classifica assoluta delle due specialità hanno partecipato ad un barrage che ha determinato i vincitori dei due ricchi premi offerti dalla Sabatti: per il vincitore nell’anima liscia il premio era costituito da un sovrapposto in cal. 12 mod. Airone, mentre al vincitore nella canna rigata è andata una carabina Rover Hunter.

L’Italia ha conquistato un totale complessivo di 30 medaglie sulle 42 previste dal Campionato, facendo, come era prevedibile, la parte del leone nel tiro a palla in cui si è messa al collo 18 delle 21 medaglie totali (7 d’oro, 6 di argento e 5 di bronzo); nel tiro con la carabina, invece, sulle 21 medaglie disponibili, la rappresentativa italiana ne ha conquistate 12 (1 oro, 5 argenti e 6 bronzi).

La Svezia si è portata a casa 3 ori, e 2 argenti nella carabina e 1 bronzo nel tiro a palla; l’Estonia, dal canto suo, ha conquistato 3 ori, e 1 bronzo nella carabina e 1 bronzo nel tiro a palla. Fuori dai podi l’Albania i cui tiratori sono stati comunque autori di ottime prestazioni.